Francesco… ne la presenzia del Soldan superba

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Spettacolo ispirato all’incontro (1219) tra San Francesco ed il Sultano d’Egitto al-Mâlik al-Kâmil attraverso le analogie con la mistica delle confraternite Sufi

Drammaturgia

Angelo Rusconi su testi di Francesco, Mevlâna Jalâl-ud Dîn Rûmî, Boezio, Agostino

Musiche

Ensamble Theatrum InstrumentorumGruppo vocale Laurence K. J. Feininger

con

“Il sapiente” Andrea Brunello

“Il frate” Padre Paolo

“L’allievo sufi” Zakaria El Koura

Ideazione e regia

Renato Morelli

Sinossi – Presentazione

Nel 1219 – nel pieno della quinta Crociata – Francesco d’Assisi fece visita in Egitto al Sultano ayyubide al-Mâlik al-Kâmil, nipote di Saladino. Un incontro che fece molto scalpore, rappresentato anche da Giotto negli affreschi della Basilica di Assisi, e ricordato anche da Dante Alighieri nella Divina Commedia. 

FRANCESCO … NE LA PRESENZIA DEL SOLDAN SUPERBA prende spunto da questo evento memorabile per riflettere in particolare sulleanalogie fra la mistica di San Francesco e quella del suo coevo Mevlâna Jalâl-ud Dîn Rûmî (1207-1273), che dopo aver viaggiato a lungo lasciò questo mondo a Konya, nell’attuale Turchia, il santo eponimo della confraternita mevlevîye, più nota in occidente come “Dervisci rotanti”, le cui cerimonie si sono diffuse in varie regioni del mondo islamico. In particolare lo spettacolo intende proporre un momento di riflessione su queste vicende, attraverso letture mirate di testi dei due santi e l’ascolto di musiche a questi testi ispirate.

La drammaturgia è pensata a partire da una “discussione” fra un frate ed un sapiente sulle tematiche della musica, sul modo di vedere la musica e sulla natura “razionale” e tradizionale. Vengono introdotti così a poco a poco alcuni temi che caratterizzano la visione del creato e la “follia” francescana in parallelo con alcuni testi di Rûmî e della tradizione mistica Sufi, specularmente “folli” ed “ebbri”. Il testo è un tessuto di Bibbia, Boezio, Agostino, Fioretti, Storia del povero e “humile” servo di Dio Francesco etc. e si conclude con il Cantico delle Creature.

Sul palcoscenico tre personaggi: il “frate”, il “sapiente”, l’”allievo sufi” di Rûmî.

Per quanto riguarda la musica – rigorosamente “dal vivo” – il “versante” francescano è affidato al gruppo vocale gregoriano Laurence K. J. Feininger, nato nel 2000 per valorizzare e far conoscere al pubblico l’immenso repertorio sacro conservato nella celebre Biblioteca Musicale Laurence Feininger, presso il Castello del Buonconsiglio di Trento, una delle maggiori biblioteche di musica liturgica esistenti al mondo.

Il “versante” mediorientale vede invece protagonista l’Ensemble Theatrum Instrumentorum,diretto da Aleksandar Sasha Karlic,tra i gruppi italiani di punta nel panorama europeo della musica antica.